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Green Pass oppure No Green Pass? Dopo Francia, Inghilterra, Grecia, anche in Italia una manifestazione pacifica per la libertà di scelta

Non tutti sono d'accordo e favorevoli al Green Pass: in Italia,dopo Francia,Grecia, Inghilterra, a Torino vi è stata in piazza Castello una manifestazione #nogreenpass. I telegiornali nazionali mostreranno queste immagini oppure l'informazione pubblica italiana le censurerà? Hanno mostrato i nostri telegiornali le manifestazioni di Francia, Inghilterra e Grecia? L'informazione è equa, imparziale e aperta al dibattito? Ecco la città di Torino in manifestazione il 22 Luglio 2021: migliaia di persone sono dunque scese in piazza nel centro di Torino per dire "No" al Green Pass, nel giorno in cui il Consiglio dei Ministri ha ampliato l'utilizzo del documento. Dal prossimo 5 Agosto sarà possibile accedere a palestre e ristoranti solo con il certificato. Le palestre, già distrutte dai lockdown e dalle chiusure forzate, sono ancora l'ennesimo capro espiatorio.

 

Pastiglie Leone: naturali, italiane, torinesi, senza aspartame

A fronte di notizie allarmanti e reali relative all'uso da parte di multinazionali e aziende anche minori, all'interno dei loro prodotti alimentari quali bibite, chewingum, dolci, ecc. di aspartame, si distingue l'azione di un'azienda italiana storica di Torino che realizza le famose "Pastiglie Leone" divenute ormai famosissime e che sono prive di questa temuta sostanza. Dunque le caramelle senza zucchero Leone non contengono aspartame come riportato sulle confezioni e da una risposta che ho gentilmente ricevuto:

La ringraziamo molto della Sua email che non può che farci un piacere
immenso.
L'azienda è da quando cominciò di fare le caramelle senza zuccheri che
decise di non utilizzare edulcorante sintetici (come anche i coloranti che
sono sempre naturali). Cordialmente.


Pastiglie Leone Srl
Via Italia 46
10093 Collegno (Torino)
Tel. 011 484 759
Fax 011 482 764


Questa risposta mostra una scelta ragionata, una linea di pensiero che si traduce in prodotti alimentari che cercano di tutelare il più possibile l'utente finale. Riporto qualche video informativo sull'azienda e un comunicato che mi hanno gentilmente inviato. Tra l'altro dispongono di una pagina facebook con le ultime novità.


Pastiglie Leone è sempre stata attenta nel cercare di fare prodotti naturali, buoni, ma anche funzionali ed è proprio per questo motivo che siamo stati fra i primi a creare delle linee che tenessero conto delle intolleranze alimentari.
Più di 20 anni fa nasceva la nostra Linea di caramelle Leonsnella (ora arricchita con anche il cioccolato, le gommose e le gelatine) ed allora decidemmo di utilizzare quali edulcoranti Isomalt e Maltitolo benché fossero praticamente sconosciuti in Italia e i dolcificanti di sintesi (acesulfame, aspartame ecc) non fossero ancora sotto inchiesta. All’epoca (data la legge italiana non ancora in linea con le esigenze di mercato) per vendere un prodotto “senza zucchero” bastava non mettere il saccarosio, ma si poteva utilizzare tale dicitura se veniva impiegato il fruttosio. Noi in maniera quasi pionieristica facemmo una scelta differente: puntammo sulla naturalità dei dolcificanti, decidemmo di utilizzare l’allora sconosciuto marchio internazionale “Toothfriendly” e impiegammo la dicitura “senza zuccheri” per far capire che non solo il nostro prodotto non conteneva saccarosio, ma anche fruttosio che, come ben sa, non può essere assunto da soggetti diabetici.
Sono 15 anni che collaboriamo con l’Associazione Italiana Celiachia ed infatti quasi la maggioranza dei nostri prodotti (tra cui ovviamente le mitiche pastiglie) sono inseriti nel loro prontuario.
Quando abbiamo deciso di creare una produzione di cioccolato che partisse dalle fave di cacao selezionate da noi (e che qui in azienda tostiamo e lavoriamo) abbiamo creato una linea dedicata al Cioccolato senza latte pensando a tutti quei consumatori che a causa delle tracce di quest’ultimo, non possono assaporare il cibo degli dei!
Senza poi contare la naturalità di tutti i nostri altri prodotti: le gelatine sono fatte con vera frutta, le gommose con solo gomma arabica (non utilizziamo gelatine animali o amidi modificati).

Queste scelte sono state premiate tanto che ad oggi siamo la realtà dolciaria meglio inserita nel canale erboristico dove possiamo vantare più di 1.500 clienti. Spesso siamo presenti in molte Erboristerie che non trattano alimentare e siamo orgogliosi di essere l’unico prodotto non a marchio Erbolario distribuito nei loro negozi!


Inceneritore a Torino: conosciamo a fondo i rischi per la salute ai cittadini?

A Torino stanno per terminare di realizzare un "Termovalorizzatore", ovvero un "Inceneritore" al quale hanno cambiato il nome. In quanto forse non tutti sanno, come si apprende dalla Wikipedia, che:

Il termine termovalorizzatore, seppur di uso comune, è talvolta criticato in quanto sarebbe fuorviante. Infatti, secondo le più moderne teorie sulla corretta gestione dei rifiuti gli unici modi per "valorizzare" un rifiuto sono prima di tutto il riuso e poi il riciclo, mentre l'incenerimento (anche se con recupero energetico) costituisce semplice smaltimento ed è dunque da preferirsi alla sola discarica di rifiuti indifferenziati. Si fa notare che il termine non viene inoltre mai utilizzato nelle normative europea e italiana di riferimento, nelle quali si parla solo di "inceneritori".

Dunque nei documenti ufficiali europei sembra non esistere il rassicurante vocabolo italiano "Termovalorizzatore". Un po' il gioco di parole per cui qualcosa di spiacevole lo si trasforma in piacevole, come il "Premio" da pagare alle assicurazioni per le varie polizze: bellissimo "Premio"! E in un ottica di massa, chiamarlo "Premio" fa risultare forse alla sensibilità personale un po' meno sconveniente l'aprire il portafoglio...

Ecco il parere del prof.Paul Connet su gli inceneritori in generale. I rifiuti non possono "Sparire", sempre valida l'affermazione di Lavoisier « Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. ». Dunque i rifiuti che semplicemente non abbiamo più bisogno di portarli in discarica, semplicemente, andremo a respirarli: vi saranno fumi di nanoparticelle così sottili da essere rilevate solo da particolari e potenti microscopi, dunque perfettamente "legali" e queste non vengono respinte dalla mucosa del naso in quanto di dimensioni infinitesimali, potranno così liberamente depositarsi negli organi e si ipotizzano eventuali forme cancerogene, sarcomi, malattie del sangue in aumento a livello statistico fra la popolazione. A rischio soprattutto i feti in formazione e i bambini in crescita ma in senso generale tutta la popolazione. Ritengo sia sufficiente leggere questi due articoli dal sito disinformazione.it: effetti sulla salute umana e soprattutto inceneritori e nanoparticelle.

Torino ha perso ancora una volta l'occasione di migliorare la qualità della vita. Viceversa le statistiche evidenzieranno se aumenterà il numero di malattie come sarcomi, tumori, ecc. soprattutto in prossimità ai quartieri (S.Rita, Mirafiori) dove l'inceneritore riverserà i suoi fumi.

Diversi articoli in internet sull'inceneritore a Torino:

- Una discussione.






- Sull'inceneritore a Torino.