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La vaccinazione pediatrica, nonostante le evidenze? E' giusto continuare a vaccinare per la Covid19 i bambini

 
  The Lancet: "Efficacia del vaccino BNT162b2 contro l'infezione da SARS-CoV-2 e COVID-19 grave nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni in Italia: un'analisi retrospettiva di gennaio-aprile 2022". 

  medRxiv: "In conclusione, la dose pediatrica da 10 µg di BNT162b2 [Pfizer] per i bambini è associata aa una protezione modesta e in rapido declino contro l'infezione da Omicron. [...] L'età così giovane sembra influenzare la protezione del vaccino, con una protezione maggiore osservata nei bambini più piccoli o negli adolescenti".

VACCINI ANTI VIRUS, GLI SCIENZIATI DANESI SI SCUSANO: “ERRORE FARLI FARE AI BIMBI” “Devo ammettere che è stato un errore e in futuro non chiederemo più vaccinazioni contro il Covid per i bambini”, Søren Brostrøm, direttore del National Board of Health, in Danimarca, ha chiesto scusa per la campagna di vaccinazione pediatrica in occasione della presentazione del piano sulle future strategie contro il Covid. Durante Go’ aften Live su TV 2, è stato chiesto al direttore se fosse stato un errore vaccinare i bambini: “Con quello che sappiamo oggi sì – ha detto –, è stato un errore”. Il perché è stato spiegato poco dopo: “Non abbiamo ottenuto granché dall’estensione del programma di vaccinazione ai bambini in termini di controllo dell’epidemia”.

The Wall Street Journal: PERCHÉ LA CORSA AI VACCINI PER I BAMBINI?Il Covid è stata chiaramente un'emergenza sanitaria per gli adulti nel 2020. Al contrario, l'urgenza ora sembra politica"

"Why the Rush for Toddler Vaccines?". "PERCHÉ LA CORSA AI VACCINI PER I BAMBINI? Il Covid è stata chiaramente un'emergenza sanitaria per gli adulti nel 2020. Al contrario, l'urgenza ora sembra politica" "Questa è una vera e storica pietra miliare, un passo avanti monumentale", ha dichiarato il presidente Biden la scorsa settimana dopo che la Food and Drug Administration ha autorizzato i vaccini Pfizer e Moderna per i più piccoli. "Gli Stati Uniti sono ora il primo paese al mondo ad offrire vaccini Covid-19 sicuri ed efficaci per i bambini fino ai 6 mesi d'età"." "In realtà non sappiamo se i vaccini siano sicuri ed efficaci. L'azione affrettata della FDA era basata su prove estremamente deboli. [...] per i bambini, il Covid non è un'emergenza. [...] la FDA ha concesso ai vaccini Pfizer e Moderna un'autorizzazione all'uso emergenziale, consentendo all'agenzia di accelerare l'accesso a prodotti che "prevengono malattie o condizioni gravi o pericolose per la vita". Mentre i vaccini Covid per gli adulti hanno chiaramente soddisfatto questo standard alla fine del 2020, i vaccini per bambini piccoli no." "[...] i bambini vaccinati nel trial di Pfizer avevano maggiori probabilità di ammalarsi gravemente di Covid rispetto a quelli che hanno ricevuto il placebo."

"Lo standard della FDA per l'approvazione dei vaccini per le persone altrimenti sane, in particolare i bambini, dovrebbe essere superiore a quello dei farmaci che curano i malati. Ma la FDA ha notevolmente abbassato i suoi standard per approvare i vaccini Covid per i più piccoli. Perchè?" "Forse [la FDA] ha sentito la pressione della Casa Bianca e dei genitori ansiosi. [...] i bambini sarebbero stati meglio se la FDA avesse impiegato più tempo per assicurarsi che i vaccini fossero davvero sicuri ed efficaci [...]."

Daniele Giovanardi contro Fabrizio Pregliasco: "Le varianti sono provocate dalla vaccinazione di massa e non ne verremo più fuori. Sui minorenni grandi Paesi non vaccinano sotto i 16 anni perché lo ritengono pericoloso. Voi non ragionate, andate per dogmi", "C'è una ricerca continua".


Il fatto è che non vi è esenzione dai rischi vaccinandosi. A noi di Informazione Oggi sembra vengano segnalati possibili danni al sistema venoso: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8091897/;

l'mRNA può interferire con il DNA https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8195485/;

Senza considerare il capitolo bambini ed eventi avversi riconosciuti dalla vaccinazione https://afinalwarning.com/522797.htm

Non sembra che le controindicazioni al vaccinarsi, al momento, siano assenti. Anzi, inizia ad esserci una nutrita documentazione riconosciuta che evidenzia possibili eventi avversi a fronte dell'assenza di risarcimenti nella vaccinazione oltre che l'assenza di qualsiasi test di intolleranza preventivo alla vaccinazione Covid che ad oggi non è previsto, nè contemplato.

Vaccini sì, vaccini no: parla un medico di base

Vaccini sì, vaccini no: Tiziana Stella ha raccolto l’opinione di un medico di base. "I vaccini non vanno demonizzati ma non è corretto neanche eccedere nel loro uso. Il paziente va informato correttamente sui possibili rischi. Il medico è sempre responsabile di ciò che prescrive ma la sua autonomia professionale non può essere controllata arbitrariamente da nessuno".

 

300 decessi dopo aver ricevuto il vaccino Pfizer o Moderna nella fascia di età dai 12 ai 18 anni?

Ci si chiede se questo video giornalistico di Fox sia reale: 300 morti sono stati segnalati dopo aver ricevuto il vaccino Pfizer o Moderna nella fascia di età compresa tra i 12 ai 18 anni. Sono state evidenziate miocarditi e pericarditi.

 

Medici uniti contro la sperimentazione vaccinale sui bambini

Non tutti i medici italiani sono a favore della vaccinazione per la categoria dei bambini. Alcuni espongono in questo video, uniti, le loro riflessioni, i loro dubbi, le loro perplessità sugli effetti collaterali a breve, medio e lungo termine.

E' importante che anche in Italia vengano presentate, evidentemente su piattaforme indipendenti, certe opinioni perchè come evidenziato da Santoro non vi è praticamente stato dibattito pubblico e televisivo sull'argomento. Questo è avvenuto probabilmente in quanto i principali giornalisti italiani tra i quali ci sembra vi siano Enrico Mentana, Bruno Vespa, Lilli Gruber, Giovanni Floris, Lucia Annunziata sembrerebbe che non lo abbiano sostenuto e incoraggiato questo dialogo e dibattito politico. E' vero che Giovanni Floris lo ha timidamente fatto emergere nella sua trasmissione, ma Montagnier, le cui primissime esternazioni sull'origine del virus e sulle varianti sembrano avere avuto un certo riscontro oggettivo, viene apostrofato con il vocabolo "Sorbirsi Montagnier": ci chiediamo cosa significhi "Sorbirsi" un premio Nobel? Dunque non ha detto niente di corretto? Ne è certo Floris? Anche Vittorio Feltri evidenzia il suo punto di vista, rammentando l'importanza della vaccinazione: "Chi non si vaccina, qualora si ammali deve pagarsi le spese sanitarie". Ma Vittorio Feltri considera eventuali persone intolleranti a componenti del vaccino? Casi particolari che forse così particolari non sono, vengono da lui contemplati nella sua esternazione?

Alcuni tra i giornalisti invece che hanno evidenziato opinioni più varie, consentendo un dibattito televisivo più ricco e vivo sono sono Paolo Liguori, Mario Giordano, Massimo Giletti, Mirta Merlino, Michele Santoro, Paolo Mieli, vediamo per esempio un interessante video di La7 in cui un fisico, il prof. Giorgio Parisi, afferma che in Inghilterra le vaccinazioni non hanno avuto un ruolo così determinante a far diminuire l'epidemia, quanto il lock down osservando un certo periodo. 

Questo ragionamento può essere condiviso o meno ma se ripensiamo ai nostri giugno, luglio e agosto del 2020 in Italia, periodo nel quale i vaccini non erano ancora presenti ma la presenza del Covid è notevolmente diminuita sul territorio nazionale. Senza dunque mettere assolutamente in discussione l'enorme importanza dei vaccini e della pratica della vaccinazione in senso ampio e generale, ci chiediamo perchè i più importanti giornalisti italiani non abbiano presentato sulle principali reti nazionali il dibattito su questi argomenti come ha rilevato Santoro? Lasciando alle piccole tv private o all'informazione in rete l'onere di adempiere a questo compito? Pur pagando il canone, dunque non tutte le opinioni sembra che siano oggettivamente rappresentate sulle reti nazionali di stato o private. Da cui l'importanza delle piccole televisioni, dei canali alternativi, dei blog, etc. in pratica l'informazione indipendente e libera che presenta un dibattito e una discussione decisamente più viva.









Intervista di City.it

Allego un'interessante intervista del giornale cartaceo gratuito City inerente l'integrazione di bambini e ragazzi non italiani nelle nostre scuole; ritengo sia importante questa lettura e condivido questo punto di vista, segue:

Professoressa Guarnieri, è lo stessa cosa insegnare a bimbi solo italiani o ad alunni di nazionalità diverse?

Cambia molto, soprattutto se i bambini non sanno parlare bene l’italiano! Noi abbiamo dovuto rivoluzionare l’insegnamento.

Montespertoli è un comune della provincia fiorentina, non una grande città. Quanti stranieri per classe avete?

Almeno quattro. E sono sempre più numerosi. A volte arrivano in prima media che non sanno una parola d’italiano.

E voi cosa fate?

Abbiamo attivato dei laboratori misti. Nelle ore “operative”, disegno, ginnastica, musica, cerchiamo di lasciarli in classe. Quando ci sono italiano, storia, tutte quelle materie che non possono seguire se non sanno la nostra lingua, li portiamo a fare i corsi L2. Per un’ora al giorno.

Cosa significa corsi L2?

Per l’apprendimento della seconda lingua, che nel caso di una ragazzina cinese, per esempio, è proprio l’italiano. Il metodo di insegnamento è diverso: i bimbi sanno già parlare e scrivere, ma in arabo, in polacco o in filippino. Noi, allora, insegniamo loro l’italiano trasversale.

Italiano trasversale? Cos’è?

Una lingua che si impara “facendola”. Iniziamo, ad esempio, facendo misurare loro un quadrato: mostriamo cosa significa “più lungo” o “più corto”. Da lì i bimbi capiscono anche cos’è un piano. Dal piano si passa ad “aeroplano”, un mezzo che vola sul piano...

Andate per associazioni, insomma.

Sì, è così i ragazzi imparano a farlo anche da soli con le parole nuove. Che so: plani-sfero.

Non sarebbe più semplice metterli in classe separate di inserimento, come dice la Lega?

No, guardi. Intanto i bimbi polacchi, cinesi o marocchini hanno problemi diversi con la lingua. E poi i laboratori funzionano perché sono misti e il resto del tempo i bimbi lo passano in classe. Imparano dai loro compagni, con cui devono parlare quotidianamente.

Quanto tempo ci vuole perché possano interagire normalmente con gli altri?

Se partono da zero, con il metodo che abbiamo sviluppato in 10 anni di sperimentazione e aggiornamento, ci vuole il primo quadrimestre. È chiaro che ci aiuta tantissimo l’inserimento nella classe: è la classe che insegna al bambino.

Per i bambini stranieri è meglio così. Ma gli italiani non imparerebbero di più da soli?

La convivenza è un’opportunità anche per i bimbi italiani. Diventano più umani, tolleranti e collaborativi. È uno scambio alla pari. E viaggiano stando fermi: i ragazzi che vengono qui ci danno la possibilità di conoscere il mondo. È un modo per abbattere le frontiere.

Ok, è una crescita dal un punto di vista umano. E le nozioni?

Non solo: anche per i contenuti. Ho cambiato completamente il modo di insegnare la geografia, per esempio. Adesso, in prima, partiamo dal mondo: non dall’Italia. E i bimbo stranieri raccontano il loro Paese.

Funziona meglio?

Sì, perché è apprendimento vissuto. Mohammed, per esempio, spiegò che Gibilterra in arabo significa il promontorio di Tariq, dal nome di un condottiero. Un ragazzino commentò: “Siamo fortunati ad averlo in classe, ci spiega quello che sui libri non c’è: così la geografia è ganza!”.

Cosa fate quando i bimbi si portano dietro concezioni sbagliate?

Li educhiamo, come con gli altri. C’era un bimbo albanese che diceva alla sorella: “Schiava, portami la cartella”, perché era femmina. Abbiamo lavorato con tutti e due sulla parità, il senso dei diritti e dei doveri.

Nessuno sconto, quindi?

No, il pietismo fa male. Dobbiamo educare i ragazzi, non insegnare loro ad avere tutto senza dare niente.

Secondo lei di cosa ha bisogno la scuola per funzionare meglio?

Di meno discorsi e di più soldi. Ora i laboratori li facciamo perché li finanziano gli enti locali e l’istitutoo. E il materiale didattico spesso lo pago io. Non è giusto.