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Virus Cina, Santelli: "Qui a Wuhan al mercato del pesce dove è iniziata l'epidemia" - videoreportage

Supponiamo, per ipotesi che questo virus non sia sbucato dal nulla, ma da un laboratorio di Wuhan. Perchè mai da un mercato del pesce, avrebbe dovuto apparire, senza precedenti, un virus dalla scarsa virulenza ma dalla capacità di diffondersi rapidamente. Supponiamo che sia "Sfuggito" ad un laboratorio di ricerche. Del resto, come mai mettere in quarantena 60 milioni di cinesi per un virus i cui effetti sono poco più o poco meno di una polmonite? Perchè forse, nell'1% dei casi da questa polmonite si può morire e dunque quali risarcimenti economici dovrebbe la Cina ai paesi in cui sono mancate delle persone, se pur già con malattie pregresse, a seguito di un virus di lieve entità e nato spontaneamente. Forse perchè non è nato sponaneamente, come ipotizza anche il giornalista Paolo Liguori.

 

 Siamo a Wuhan, al mercato del pesce da cui tutto è iniziato, dove per la prima volta il coronavirus è stato individuato e ha contagiato venditori e clienti per poi diffondersi nel resto della Cina e all'estero", così Filippo Santelli, corrispondente di Repubblica dalla Cina, nella città che rappresenta il primo focolaio dell'epidemia del virus ancora misterioso (chiamato "2019-Ncov"), che provoca una malattia simile alla polmonite. Il viaggio continua negli alberghi della città, dove sono in atto le misure di sicurezza, dalla misurazione della febbre all'uso di mascherine e disinfettanti, all'ospedale dove arrivano i malati. "Ma in città non c'è panico" conclude Santelli, "anzi la città appare tranquilla e la sera in strada la gente continua a ballare in piazza, come è consuetudine, senza neppure usare le mascherine.

Come fa a non scoraggiarsi mai davanti a chi attacca l'omeopatia come se fosse stregoneria?

Risposta di Christian Boiron, presidente del Gruppo Boiron, scrittore e ricercatore, tra i principali (instancabili) responsabili della diffusione e dello sviluppo dell'omeopatia a livello mondiale. «“L'omeopatia è una formidabile opportunità per la medicina!”, come ho recentemente scritto in un articolo pubblicato sullo European Journal of Internal Medicine (Boiron C., Homeopathy, a tremendous opportunity for medicine! Eur J Intern Med. 2011;22:117-8.). Negare le migliaia di risultati ottenuti, le centinaia di milioni di pazienti che ogni giorno trovano beneficio con i medicinali omeopatici, significa essere miopi o peggio ancora prevenuti, vuol dire portare avanti una guerra ideologica e/o economica, che non fa onore né all'allopatia, né alla medicina, né alla scienza. Hahnemann ha scoperto più di 200 anni fa la farmacologia omeopatica, basata sulla legge di similitudine, sull'utilizzo di dosi infinitesimali e priva di tossicità, che ha nettamente distinto dalla farmacologia allopatica basata sull'azione antagonista, sull'utilizzo di dosi ponderali, con effetti tossici più o meno gravi (sono stimati nel mondo a circa 2 milioni l'anno i morti causati dagli effetti tossici dei farmaci allopatici, più dei decessi per incidenti stradali) (Starfield B, Is US health really the best in the world?, JAMA, 2000; 284:483-5). Ogni volta che non vi è l'urgenza di intervenire in altro modo, l'omeopatia è un'ottima strategia di prima scelta: sono tante le patologie per le quali i medicinali omeopatici hanno dimostrato la loro efficacia, per esempio oculoriniti allergiche, infezioni respiratorie recidivanti, ansia lieve, ecc. Ma anche in caso di patologie gravi o in supporto ai trattamenti in oncologia, nell'AIDS, nella chirurgia, il medicinale omeopatico viene indicato. Oggi l'omeopatia fa totalmente parte della medicina ufficiale, è prescritta da 400.000 medici nel mondo, di cui 30.000 in Italia, ed è una terapia totalmente scientifica».